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Bye bye rughe della marionetta

Bye bye rughe della marionetta

Bye bye rughe della marionetta

In medicina estetica le chiamano “rughe della marionetta”, perché ricordano l’espressione triste di maschere e burattini. «Si formano nella zona inferiore del viso, coinvolgendo sia i lati della bocca che la mandibola. Se gli angoli della bocca appaiono rivolti verso il basso, la linea mandibolare perde di definizione» precisa il dottor Pier Paolo Rovatti, medico estetico e chirurgo plastico, membro del comitato scientifico di Agorà  (Scuola di Medicina Estetica e Laserterapia a Milano).

Le cause delle rughe della marionetta? «La perdita dei volumi del viso e la lassità cutanea: con il passare del tempo, i tessuti subiscono la forza di gravità e, nei soggetti predisposti, metto in risalto un preciso muscolo dell’angolo della bocca, preposto a manifestare sentimenti avversi». Ecco perché chi manifesta le rughe della marionetta, appare severa o infelice, anche quando non lo è. Per via dell’aspetto cadente di questo tipo rughe, alcuni le chiamano anche “bargigli”.

Come trattare le rughe della marionetta

«La questione principale delle rughe della marionetta riguarda il cedimento cutaneo. Pertanto, per attenuarle è più importante sollevare i tratti piuttosto che riempire i tessuti. Se l’inestetismo è poco evidente, si possono iniettare filler che diano sostegno a base di acido ialuronico ad alto peso molecolare, in grado di integrarsi nei tessuti per modellarli».

Se invece il grado di cedimento è più elevato, ci si orienta verso tecniche di medicina estetica più sofisticate, capaci di contrastare la lassità cutanea in modo più mirato. «È il caso dei filler a base di idrossiapatite di calcio, una sostanza naturale presente nelle ossa e nei denti. Una volta iniettato nei piani profondi della cute, tale filler esercita un’azione liftante dei tessuti, “ricompattando” la pelle che ha ceduto, e che è responsabile delle antiestetiche grinze tipo bargigli.

A partire dalla quarta settimana dal trattamento, il filler di idrossiapatite di calcio stimola la produzione di collagene, la proteina che dà sostegno alla pelle. Per un risultato più gradevole, può essere associato ai filler di acido ialuronico, anche nel contesto della stessa seduta. Sarà sempre il medico a decidere caso per caso e a stabilire un eventuale “calendario” delle riprese del trattamento» precisa il dottor Rovatti.

Altri metodi per correggere le rughe della marionetta

Restando nell’ambito della medicina estetica, i trattamenti iniettivi sono quelli d’elezione per il trattamento delle rughe della marionetta. «Ciò a cui bisogna prestare attenzione è la tecnica di iniezione soprattutto quando il cedimento cutaneo è abbastanza importante» ricorda il dottor Vincenzo Argenzio, specialista in Chirurgia Plastica presso l’ospedale della II Università di Napoli.

In alcuni casi, per correggere le rughe della marionetta si può prevedere l’utilizzo della cannula. Si tratta di un microago più lungo e flessibile rispetto all’ago tradizionale, ma molto più sottile. Viene utilizzato per riposizionare i tessuti del viso che, cedendo, hanno dato origine alle rughe della marionetta. Nel frattempo, la microcannula diffonde in modo uniforme le sostanze iniettive, come ad esempio l’acido ialuronico, permettendo di bilanciarne le quantità dove è più necessario.

Queste tecniche mirano non tanto a riempire il solco della ruga, ma interviene nei tessuti sottostanti, cercando di sollevarli. In questo modo si ottengono risultati naturali che non rischiano di stravolgere i lineamenti» continua il dottor Argenzio.

Le tecnologie che stimolano il collagene

Ulteriori rimedi contro le rughe della marionetta possono essere rappresentati dalle apparecchiature che emettono onde a radiofrequenza o a ultrasuoni. Hanno la capacità di stimolare i fibroblasti, cioè le cellule preposte alla produzione di nuovo collagene, rigenerando così i tessuti cutanei. Che risultano più tonici e compatti. Tali apparecchiature sono da considerarsi, tuttavia, come trattamenti in combinazione ai filler per ottenere risultati più efficaci e duraturi nel tempo.