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Zampe di gallina: il botulino è l’unica soluzione?

Zampe di gallina: il botulino è l’unica soluzione?

Zampe di gallina: il botulino è l'unica soluzione?

Spesso si pensa che l’alleato principale della giovinezza dello sguardo sia il botulino. In realtà, per le cosiddette “zampe di gallina” la medicina estetica offre altre soluzioni, rappresentate in primis dall’acido ialuronico.

La differenza tra le due sostanze? «La tossina botulinica impedisce la contrazione dei muscoli, riducendo l’aspetto delle rughe di espressione che si generano con i movimenti mimici, ma non riempie le linee che si sono già formate. Questa è una prerogativa dell’acido ialuronico che, richiamando acqua nella pelle, colma il tipico solca della ruga» – spiega il dottor Andrea Romani, dermatologo e membro del comitato scientifico dell’ISPLAD.

La tossina botulinica e l’acido ialuronico hanno un meccanismo di azione completamente diverso: la prima interviene sui muscoli del volto, nel caso specifico dello sguardo, sul muscolo orbicolare dell’occhio. L’acido ialuronico, invece, agisce sulla pelle dell’area perioculare, permettendo un effetto curativo.

Acido ialuronico e rughe intorno agli occhi

 Lo sguardo può essere senz’altro levigato con i filler di acido ialuronico ma, prima di addentrarci nei trattamenti, va operata una distinzione in merito alle età. «A partire dai 25 anni, le contrazioni continue e involontarie dei muscoli orbicolari determinano le prime rughe perioculari che inizialmente, quando si torna in posizione statica, si distendono, come se non si fossero mai formate» – precisa il dermatologo.

I movimenti della mimica che interessano l’area oculare sono tanti e spesso non governabili dalla nostra volontà. Qualche esempio? Aprire e chiudere le palpebre, socchiudere e stringere gli occhi per ripararsi dalla luce o tentare di vedere meglio da lontano, e persino sorridere. A furia di compiere tutti questi movimenti il contorno occhi si segna in linee di espressione.

A che età è consigliato l’acido ialuronico

«Molto importante è la prevenzione con creme idratanti mirate che mantengano l’elasticità della pelle. È proprio questo l’aspetto che permette alle rughette, generate dalla mimica, di sparire una volta che si è a riposo. Quando la pelle è elastica, inoltre, queste prime rughe possono presentarsi in un numero significativo, ma il lato positivo è che sono poco profonde. Possono essere inoltre corrette con la medicina estetica» – raccomanda il dottor Romani.

Come si può rimediare? «Con iniezioni molto superficiali di piccolissime quantità di acido ialuronico effettuate tramite microaghi, adatti a una zona così delicata come l’area perioculare. Fondamentale è la tecnica di iniezione che deve seguire l’osso orbitale senza coinvolgere l’interno dell’orbita.

Si utilizza un acido ialuronico fluido, non cross-linkato, che distribuendosi nell’area perioculare, aumenta l’idratazione profonda della pelle, prolungandone l’elasticità» – continua il dottor Romani.

Con il passare del tempo, invece, quelle rughe di espressione che in assenza di movimento sparivano, diventano costanti, e si fissano in solchi permanenti. «All’inizio sono in numero elevato ma progressivamente il numero delle rughe diminuisce, però aumenta la profondità delle stesse. Di solito sono proprio tre di numero, una orizzontale posta al centro in corrispondenza dell’angolo esterno dell’occhio, e le altre due disposte in diagonale, proprio a simulare le zampe di gallina.

È un fenomeno che si inizia a verificare tra i 40 e i 50 anni per poi progredire nel tempo, proprio a causa della perdita di elasticità della pelle, ma molto dipende dalle condizioni della pelle. In questo caso, la soluzione consiste sempre nell’acido ialuronico ma cambia la tecnica: si interviene “dentro” la ruga poiché l’obiettivo è riempirne il solco. L’acido ialuronico è sempre fluido e non cross-linkato» – spiega l’esperto.

I tempi del trattamento

Una volta al mese per tre mesi, due volte all’anno, ad esempio nei cambi di stagione. E il contorno occhi ritroverà freschezza ed elasticità.

 

 

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