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Osteoartrite: un aiuto dall’acido ialuronico

Osteoartrite: un aiuto dall’acido ialuronico

Osteoartrite: un aiuto dall'acido ialuronico

Dici acido ialuronico e pensi immediatamente ai filler che distendono, riempiono, volumizzano. In realtà questa preziosa sostanza, presente naturalmente nel corpo umano, trova anche altre indicazioni terapeutiche che riguardano in modo particolare la cura di una patologia cronica come l’osteoartrite.

Che cosa è l’osteoartrite

Si tratta una patologia cronica molto diffusa che colpisce in genere persone tra i 40 e i 50 anni e che causa danni alla cartilagine e ai tessuti circostanti, in una lenta ma costante progressione. Si calcola che nel mondo ne sia colpito il 10% della popolazione adulta e il 50% delle persone dopo i 50 anni. L’osteoartrite determina un progressivo consumarsi della cartilagine che ricopre le estremità delle ossa nel punto in cui si congiungono con altri segmenti ossei.

Interessa in particolare le articolazioni su cui grava maggiormente il peso del corpo: non a caso ad essere colpite sono soprattutto le ginocchia, le anche, le vertebre lombari e cervicali. La causa principale, quindi, è l’età: con il passare del tempo le cartilagini sono soggette a consumarsi e assottigliarsi per una semplice azione meccanica di usura. Va tenuto presente però che se in alcuni soggetti questo processo è lento e non causa gravi problemi neppure in là con l’età, in altri è precoce e particolarmente pronunciato.

Che cosa comporta l’osteoartrite

Il danno dell’osteoartrite provoca dolore, rigidità e perdita progressiva della funzionalità dell’articolazione. Tutto questo si traduce in una difficoltà di movimento, soprattutto dopo che si è stati fermi a lungo. Il dolore può essere più o meno intenso e non necessariamente correlato all’entità del danno articolare: alcuni soggetti provano maggior dolore rispetto ad altri che hanno un grado di malattia più avanzato. La comparsa del dolore ha in genere un andamento periodico: si può intensificare in alcuni giorni, essere latente in altri, scomparire e ripresentarsi successivamente. Nelle fasi più avanzate i dolori possono essere molto intensi e le articolazioni possono arrivare a gonfiarsi e deformarsi.

Non va sottovalutato poi l’aspetto psicologico: una condizione di difficoltà e dolore al movimento può provocare un abbassamento dell’umore portando persino alla depressione. Fondamentale anche tenere presente che questa patologia può compromettere la possibilità che le persone affette da alterate condizioni cardio metaboliche pratichino esercizio fisico, fondamentale invece nella gestione di tali patologie. Non a caso l’osteoartrite di ginocchio e anca viene associata a un maggior rischio di mortalità cardiovascolare. È stata dimostrata inoltre una correlazione tra osteoartrite e diabete: è sempre la difficoltà motoria a determinare un maggior rischio di complicanze legate alla patologia.

L’acido ialuronico nel trattamento dell’osteoartrite

Tante quindi le ragioni che suggeriscono di intervenire in maniera precoce per contenere il più possibile il danno articolare. Tra i trattamenti che si possono effettuare per tenere sotto controllo il problema ci sono le infiltrazioni locali di acido ialuronico. Inclusa dal 2019 come opzione terapeutica sia nelle linee guida OARSI (Osteoarthritis Research Society International) che in quelle ESCEO (European Society for Clincal and Economic Aspects of Osteoporosis, Osteoarthritis and Musculoskeletal Disease), la terapia infiltrativa con acido ialuronico è in grado di ridurre il dolore, di ripristinare le condizioni normali dell’articolazione e di migliorare la funzionalità articolare consentendo di muoversi meglio e con minor sofferenza.

Questo perché l’acido ialuronico protegge, lubrifica e assorbe gli shock che l’articolazione subisce durante i movimenti. Ha quindi un’azione meccanica di riduzione dell’attrito nell’articolazione con una conseguente attenuazione, fino alla scomparsa, del dolore. In genere il trattamento prevede tre infiltrazioni a distanza di 15-20 giorni una dall’altra. La frequenza delle infiltrazioni dipende comunque dalla tipologia di acido ialuronico utilizzato. In base a una revisione degli studi disponibili  è stato verificato che il trattamento con acido ialuronico, efficace e sicuro in caso di osteoartrite al ginocchio, diventa ancora più performante prevedendo cicli ripetuti di infiltrazioni che migliorano la riduzione del dolore senza introdurre un aumento del rischio per la sicurezza.

Fondamentale la prevenzione

Va tenuto comunque conto del fatto che l’osteoartrite è una malattia cronica e progressiva che non può essere guarita ma controllata e rallentata nel suo corso mettendo in atto opportune strategie preventive e curative. Tra queste, oltre al ricorso alle infiltrazioni di acido ialuronico, sono fondamentali le buone pratiche di vita. Il controllo del peso, innanzitutto, dal momento che i chili in eccesso comportano un carico maggiore per le articolazioni.

È consigliata quindi un’alimentazione equilibrata e varia e un corretto apporto giornaliero di acqua, indispensabile per mantenere in buone condizioni il liquido sinoviale, il fluido lubrificante presente tra le articolazioni. Importante controllare la postura, anche ricorrendo all’aiuto di un fisioterapista quando serve, e mantenersi il più possibile attivi. Il movimento va fatto però con criterio evitando attività che sollecitino in maniera eccessiva le articolazioni come quelle che prevedono corsa e salti optando invece per nuoto, stretching e camminate all’aria aperta.