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Le rughe del sole: come prevenirle e come intervenire

Le rughe del sole: come prevenirle e come intervenire

Rughe del sole

Tra sole e rughe il rapporto è molto stretto. E non è un rapporto indolore dal momento che l’esposizione ai raggi Uv rappresenta una delle prime cause della comparsa dei segni dell’età. «Non a caso si parla di photaging ad indicare il processo di invecchiamento della cute provocato proprio dall’azione delle radiazioni Uv che, sommato agli effetti del cronoaging, l’invecchiamento dovuto al naturale passare del tempo, porta alla formazione di rughe, macchie e cedimenti» precisa il dottor Andrea Romani, dermatologo e membro di ISPLAD (International Italian Society of Plastic Aesthetic and Oncologic Dermatology).

Quali sono le rughe del sole?

Si potrebbe dire tutte, ma alcune più di altre. «Il photoaging è causato dalle radiazioni Uv, in particolare dai raggi Uva, che favoriscono una maggior produzione di radicali liberi (Ros) responsabili del danno ossidativo alle membrane e al DNA cellulare e capaci di innescare un processo di degradazione del connettivo, fatto di fibre elastiche di elastina e collagene, da cui dipendono tonicità ed elasticità della pelle» spiega il dottor Romani. Questo processo, che va sotto il nome di elastosi, è il responsabile della comparsa delle rughe che, non a caso, si notano di più dopo un’estate di esposizioni selvagge e sconsiderate.

Ci sono anche quelle d’espressione

Ma l’esposizione al sole rischia di accentuare alcune rughe più di altre. È il caso ad esempio di tutte le increspature, più o meno profonde, che hanno a che fare con la mimica facciale. L’esempio più eclatante è quello delle rughe perioculari. Quando la luce è intensa, infatti, i continui e involontari movimenti degli occhi che si “strizzano” proprio per mettere a fuoco meglio le immagini, finiscono per “stropicciare” e segnare il contorno occhi.

«Senza dimenticare che le rughette del contorno possono essere accentuate dalla disidratazione della cute che diventa ancora più significativa in estate per via di caldo e sole» precisa l’esperto. Strizzare gli occhi nel pieno sole, per altro, è un movimento che a lungo andare finisce per accentuare non solo le zampe di gallina del contorno occhi ma anche le rughe di espressione della fronte e le glabellari, le rughe verticali che si formano tra i due sopraccigli. Estate dopo estate, quelle che inizialmente sono solo rughe d’espressione finiscono così per diventare segni persistenti di invecchiamento del volto.

Come prevenire le rughe da sole

«Usare sempre un solare ad alta protezione, e riapplicarlo con costanza, ogni due ore, è sicuramente l’arma principale che si ha a disposizione per prevenire il photoaging» commenta il dottor Romani. Sempre tenendo conto per altro che il sole non si prende solo in maniera diretta quando ci si stende in spiaggia o su un prato in alta montagna. Qualunque situazione, anche uno spostamento in città nonché la sosta in un bar all’aperto, comporta un irraggiamento che suggerisce sempre di offrire alla pelle lo scudo di un solare.

Ma si può anche fare di più. E nel caso specifico del contorno occhi per evitare che il sole e la luminosità intensa dell’estate comportino un invecchiamento dell’area è basilare portare sempre gli occhiali da sole. Anche il modello conta: più l’occhiale è grande e avvolgente, più protegge la zona oculare dagli Uv. Nelle situazioni di esposizione diretta, poi, meglio indossare anche un cappello a tesa larga o con la visiera: la zona d’ombra che si crea facilita la visione senza che si debbano strizzare gli occhi.

Come il filler può aiutare

«Ovviamente al termine dell’estate, i filler con acido ialuronico sono una valida strategia per dare una rifrescata al viso, intervenendo là dove il professionista ritiene sia più opportuno per una remise en forme globale del volto» commenta Romani. Ma non è detto che non lo si possa fare anche prima. È naturale infatti che spianando le rughe con l’aiuto dello ialuronico si ottenga una superficie liscia che i raggi solari raggiungono meglio regalando una tintarella uniforme. Si evitano così i classici segni chiari che restano dopo l’estate dovuti proprio alla presenza delle rughe che impediscono un’abbronzatura omogenea.

«Il filler per altro è un trattamento che si può fare anche in estate» conclude l’esperto. «Non ci sono divieti ma è importante adottare le giuste precauzioni, prima fra tutte quella di evitare il sole per le prime 72 ore e di usare sempre SPF alti per proteggere la pelle dall’invecchiamento ma anche per assicurare lunga vita al ritocco».