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Filler uomo: cosa c’è da sapere

Filler uomo: cosa c’è da sapere

Filler uomo cosa c'è da sapere

Il filler uomo non è più un tabù. Lo dimostrano le statistiche e gli enti di ricerca: secondo l’Osservatorio Agorà, nel biennio 2020-21 la domanda maschile di “ritocchini” è cresciuta notevolmente, interessando il 43% degli Italiani dai 30 ai 60 anni. L’intervento di medicina estetica più eseguito? È proprio il filler all’acido ialuronico, che per gli uomini deve avere caratteristiche diverse rispetto a quello impiegato per le donne. In particolare, a cambiare saranno il peso molecolare e il cross-linking, cioè gli aspetti che determinano la dimensione e la lavorazione della molecola.

Filler uomo: ci vuole una densità maggiore

«In genere, negli uomini è preferibile iniettare filler di acido ialuronico con una struttura più densa e macroscopica. Il motivo dipende dalle significative differenze anatomiche che, per fattori ormonali, la cute presenta in ambo i sessi. Grazie al tasso di testosterone più elevato rispetto alle donne, negli uomini la pelle è più spessa. In più, ha una maggiore presenza di ghiandole sebacee, annessi piliferi e capillari: ciò vuol dire che la cute maschile gode di una rigenerazione più veloce, e quindi invecchia più lentamente» – spiega il dottor Andrea Romani, dermatologo e membro di ISPLAD (International Italian Society of Plastic Aesthetic and Oncologic Dermatology).

Queste caratteristiche peculiari del sesso maschile richiedono l’utilizzo di un acido ialuronico più crosslinkato, cioè lavorato secondo una matrice che lega le molecole in modo per così dire più compatto. «Si preferisce l’impiego di queste formulazioni perché, a differenza di quelle fluide usate per la biorivitalizzazione, hanno una maggiore capacità di resistere all’aumentata vascolarizzazione che la pelle dell’uomo manifesta, proprio in virtù di una più fitta presenza di capillari». Durata del filler uomo? I tempi variano da paziente a paziente, ma in genere un prodotto ad alto peso molecolare mantiene i suoi effetti in un arco temporale che va dai 6 agli 8 mesi.

Scopo del filler al maschile

Oltre al tipo di molecola, cambia anche la funzione estetica attribuita al filler. «Più che a riempire la singola ruga, negli uomini l’acido ialuronico viene impiegato nell’ambito delle variazioni volumetriche del volto. È un alleato prezioso, cioè, per correggere eventuali disformismi relativi a caratteristiche morfologiche individuali o a “svuotamenti” dovuti all’età. Da questo punto di vista preserva la mascolinità e quei tratti che da sempre sono considerati virili.

Non si deve temere, infatti, che il filler femminilizzi il volto maschile. Oggi ci sono tecniche e punti di iniezione specifici studiati appositamente per scongiurare il temuto rischio femminilizzazione. Inoltre, le quantità di prodotto utilizzate sono tali perché i risultati siano sempre naturali: il miglior risultato estetico è sempre quello che in realtà non si vede. Il paziente deve restare sempre fedele a se stesso, ma “al meglio”, come se avesse un viso più incisivo.

In sintesi, il filler uomo all’acido ialuronico aiuta a:

– migliorare la proiezione del mento;
– caratterizzare l’area zigomatica;
– definire la linea mandibolare (jawline);
– modificare la linea del dorso nasale.

«Come si può intuire, i punti specifici del filler uomo sono quelli che conferiscono al volto la caratteristica peculiare di mascolinità. Se iniettato sul profilo mandibolare, l’acido ialuronico ad alto peso molecolare ridisegna il contorno del volto, restituendo così una mascella più definita, una caratteristica che resta sempre molto apprezzata dal punto di vista estetico. L’aumento della proiezione del mento (in caso di lieve protrusione mandibolare) aiuta, inoltre, a ridurre la tendenza al doppio mento, un inestetismo che per motivi strutturali riguarda più gli uomini delle donne. Per quanto concerne il naso, invece, poche gocce di acido ialuronico nei punti giusti cancellano otticamente eventuali gibbosità o asperità del dorso».

Tecniche iniettive del filler uomo

Oltre che nello scopo e caratteristiche reologiche dell’acido ialuronico, c’è differenza anche nelle tecniche iniettive? «Sì, negli uomini il filler viene iniettato su un piano più profondo rispetto alla donna, quasi al livello del sottocute, e in alcuni casi si arriva anche al periosteo, cioè una guaina che riveste l’osso. Nessun timore di avvertire dolore, in quanto alcune formulazioni comprendono la lidocaina, un anestetico efficace negli interventi di medicina estetica. In alternativa, circa 20 minuti prima dell’iniezione, si può applicare una crema anestetica».

 

 

 

 

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