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Viso “svuotato”: l’acido ialuronico è il miglior alleato

Viso “svuotato”: l’acido ialuronico è il miglior alleato

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Oltre a riempire le rughe, l’acido ialuronico preserva il tessuto adiposo sottocutaneo. In questo modo, secondo gli studi, mantiene vitali le funzioni della pelle preposte alla sintesi di collagene e di nuovo acido ialuronico endogeno.

Turgido, pieno, compatto: così appare il viso giovane, quando la pelle è al massimo della sua bellezza. Si tratta di una caratteristica distintiva che dipende dal tessuto adiposo sottocutaneo: è uno strato più o meno spesso che, distribuendosi nei compartimenti profondi e superficiali del viso, fa sembrare i lineamenti più definiti. Un esempio sono proprio le guance sode e gli zigomi prominenti.

Una naturale impalcatura per il viso

«Il tessuto adiposo sottocutaneo (noto anche come ipoderma) ha la funzione di modulare la produzione della matrice extracellulare da parte dei fibroblasti dermici, speciali cellule della pelle. Questa matrice extracellulare è una rete gelatinosa che fa da “impalcatura” alla pelle stessa. Si comprende bene, quindi, che la presenza di grasso sotto la cute contribuisce a mantenere il viso tonico e compatta» spiega il dottor Giorgio Astolfi, internista e medico estetico.

Con il passare del tempo, però, il tessuto adiposo sottocutaneo tende ad assottigliarsi determinando la perdita della tipica pienezza dell’età giovane. Ecco che il viso appare svuotato, soprattutto a livello degli zigomi e delle guance. Inoltre, i lineamenti cominciano a perdere di definizione, apparendo meno decisi. E l’ovale sembra assumere una forma più larga poiché inizia a tendere verso il basso.

L’invecchiamento non riguarda solo la cute

Si pensa sempre che l’invecchiamento riguardi solo la pelle. Certo, la parte più visibile è quella della superficie, cioè il livello cutaneo interessato dalla comparsa delle rughe, ma i processi cronologici più importanti coinvolgono i tessuti che risiedono sotto la cute, in particolare l’adipe sottocutaneo che a poco a poco diventa sempre più sottile.

«Oltre allo “svuotamento” del viso, l’assottigliamento del tessuto adiposo sottocutaneo comporta un’altra reazione molto importante che si riflette sull’aspetto del viso non più giovane. Divenendo più sottile, il suindicato tessuto adiposo subisce una riduzione della sua capacità di stimolare i fibroblasti a produrre le sostanze che compongo la matrice extracellulare della pelle.

Con il passare del tempo, la pelle accusa, quindi, una progressiva perdita di elementi che le fanno da sostegno, come le fibre di collagene e di elastina e i polisaccaridi di acido ialuronico, ovvero i componenti principali della matrice extracellulare tanto preziosa per la compattezza e la tonicità» prosegue l’esperto.
In sintesi, per spiegare il fenomeno dell’invecchiamento che si manifesta con il viso svuotato dobbiamo ricordare che sotto la cute si instaura un processo complesso che, in ultima analisi, determina la comparsa di rughe, linee d’espressione e lineamenti appiattiti.

Quale trattamento contro il viso svuotato

Il filler di acido ialuronico è il trattamento di medicina estetica d’elezione per ripristinare i volumi persi a causa dell’assottigliamento della pelle e del tessuto adiposo sottocutaneo. Inoltre, è stato osservato che, una volta iniettato nella cute, l’acido ialuronico interagisce in modo dinamico con i processi di invecchiamento, rallentandone il decorso.

«Gli ultimi studi mostrano che l’acido ialuronico crosslinkato, oltre a un immediato effetto riempitivo delle aree “svuotate” del viso, preserva il tessuto adiposo sottocutaneo, evitando che si impoverisca sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. L’effetto benefico del filler sull’adipe sottocutaneo mantiene infatti tutte le sue funzioni di “promotore” della matrice extracellulare, a tutto vantaggio di una pelle giovane e sana.

È stato dimostrato, infatti, che le cellule adipose secernono una proteina (l’adinopectina) che induce la produzione di acido ialuronico e la sintesi del collagene da parte dei fibroblasti cutanei, contribuendo a mantenere l’elasticità della pelle.
Sebbene il meccanismo dell’acido crosslinkato nel ridurre la perdita di tessuto adiposo sottocutaneo non sia ancora del tutto conosciuto, si può affermare che i filler hanno sicuramente un effetto a lungo termine sul suo mantenimento.