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Cosa fare prima e dopo il filler per un risultato migliore

Cosa fare prima e dopo il filler per un risultato migliore

Filler cosa fare prima e dopo

La qualità dell’iniettabile è basilare, la tecnica e la professionalità del medico anche. Ma fondamentale per il risultato è anche sapere cosa è utile fare prima e dopo il filler di acido ialuronico, ad oggi una delle più valide opportunità per preservare la freschezza e la giovinezza del viso. Visto l’importante riscontro che gli impianti incontrano in fasce sempre più ampie di popolazione, diventa quindi basilare mettere in atto tutte le possibili strategie perché possano offrire il massimo delle performance, restando stabili il più a lungo possibile nel tempo. 

La qualità della pelle prima e dopo il filler

Sotto questo punto di vista cosa fare prima e dopo il filler riveste una particolare importanza. «Sottoporsi a un impianto di acido ialuronico quando la cute nel suo insieme non è in condizioni ottimali perché disidratata e povera di compattezza non è certo una buona mossa dal momento che si rischia di penalizzare il risultato in termini di efficacia e durata» afferma la dottoressa Marina Romagnoli, dermatologa Isplad

La skincare prima e dopo il filler 

Una buona qualità della pelle è determinante al fine di ottenere il massimo dagli impianti di acido ialuronico. Ecco perché nell’ottica di un percorso di cura a 360° del viso, la skincare quotidiana resta un cardine basilare, prima e dopo il filler. «Questo innanzitutto perché salute e bellezza della pelle vanno di pari passo ma anche per supportare al meglio l’effetto dei filler di acido ialuronico» commenta l’esperta. Ideale è che sia il dermatologo stesso a suggerire il giusto programma di cure cosmetiche con prodotti studiati in base alle diverse esigenze della cute. 

Il supporto dei topici a base di acido ialuronico

«L’acido ialuronico rimane sicuramente una delle molecole chiave per la cura del viso, sempre e in modo particolare prima e dopo il filler» continua la dottoressa Romagnoli. «I trattamenti topici a base di acido ialuronico a diversi pesi molecolari rafforzano la barriera cutanea superficiale in modo da frenare le perdite idriche e penetrando agiscono dall’interno in qualità di scavenger dei radicali liberi, riducendo il danno ossidativo.

Senza dimenticare che l’acido ialuronico svolge anche un’importante azione di stimolo sulla produzione di nuove catene di collagene e fibre elastiche, così da preservare tono ed elasticità cutanea». 

Cure intensive prima e dopo il filler

Va da sé che la skincare dovrebbe essere un’abitudine sin dall’età più giovane, ma qualora per diverse ragioni sia stata trascurata è fondamentale porvi rimedio contestualmente all’approccio al filler. Ai trattamenti topici di uso quotidiano a casa, può essere utile associare un protocollo di trattamenti medico-estetici prima e dopo il filler, ottima strategia di successo con gli impianti di acido ialuronico.

«Nel corso di una visita preliminare, che rimane uno step fondamentale dei protocolli di medicina estetica, è opportuno che il medico suggerisca un programma di trattamenti su misura che abbinati tra loro possano migliorare nel globale le condizioni generali della cute» prosegue la dottoressa Romagnoli. «Le diverse procedure si trovano infatti a interagire tra di loro creando una sinergia virtuosa, garanzia con il successivo impianto di acido ialuronico di un risultato ottimale che dura nel tempo».

Fondamentale la protezione anti-UV 

«In tema di cura della pelle va sempre ricordato che i raggi Uv restano i maggior responsabili dell’invecchiamento cutaneo» commenta la dottoressa Romagnoli. «L’utilizzo di cosmetici che contengano filtri solari, quindi, è raccomandato in tutte le stagioni dell’anno, sempre e maggior ragione dopo un filler così da preservare la cute dal danno radicalico» conclude Romagnoli. 

Integrazione prima e dopo il filler

«Sia prima che dopo il filler di acido ialuronico può essere utile infine valutare il possibile ricorso a integratori a base di acido ialuronico, antiossidanti come la vitamina C e il coenzima Q10 e di altre sostanze ad azione antiinfiammatoria e restitutiva» commenta Romagnoli. «Si possono rivelare utili in modo particolare nel caso in cui il professionista ritenga possano esserci particolari carenze che incidono sulla qualità della pelle e di riflesso sul risultato dell’impianto di acido ialuronico. Vanno però assunti solo su consiglio medico bandendo tassativamente il fai da te».